Idro Gelos e Phobos

In occasione del Festival Teatro Urbano di Mantova, Teatro Magro propone la sua nuova produzione, una performance che richiama la mitologia greca e le sue divinità:

IDRO GELOS AND PHOBOS

Sabato 26 e Domenica 27 Giugno presso Piscine Dugoni Mantova ore 23:30 

Idro l'acqua principio di ogni, ma mai di una cosa sola. È fiume e mare confine e infinito salvezza e ignoto. Come l'anima irrequieta senza posa è eterna. Gélos Riso Ridere e piangere Phòbos Terrore, Ridere per non piangere, Piangere dalle risate, Ridere per liberarsi dallo spavento e dalla morte. Non fare la tragedia.

L'uomo è alla ricerca di segni e tra l'oscurità umana e il mondo divino, che non è quello della trasparenza, vi sono solamente sogno, presagio, immagine. 50 performers come i pittori guardano non la natura ma le opere dei maestri e spostando la prospettiva connessa al contesto storico (oggi), si radicano nell'antico dove già trovano tracciato il quadro, i quadri, umani ed estetici,rimandando ed esprimendo in tal modo una nuova coscienza tragica. Confondersi, estraniarsi, disorientarsi non è altro che lo sguardo della divinità che ci sorride ambigua nell'illusione teatrale. Questa è tragedia. Un'opera umana basata sul puro artificio. Le cose che vedrete non avverranno mai, ma sono sempre.

da un’idea di Flavio Cortellazzi 
direzione artistica  Flavio Cortellazzi  Marina Visentini Alessandro Pezzali Simone Visentini 
con 50 performer di Teatro Magro 

Una performance dell'evento è esibita dal Gruppo DanzaStudio di Mantova.

Per i soci del MAC-Mantova Arte Contemporanea l’ingresso è gratuito

Arrivare a Mantova verso l'ìmbrunire della sera è senz'altro emozionante, percorrendo il ponte che passa sopra al Lago si può pregustare già la città da lontano, il lungo lago frequentato dai passanti, il Castello che ti accoglie alle porte della città.
Quale occasione migliore poi di passare una serata in questa città per il Festival Europeo di Scena e Urbano, che quest'anno aveva come tematica Anima e Corpo.
Tra una camminata, una birretta e un giro "turistico" tra le viuzze della città, mi sono imbattuta nello spettacolo de La compagnia degli Accesi che portava in scena, nella piazzetta di Leon Battista Alberti ,(proprio dietro la chiesa, da vedere, ricorda molto un campetto veneziano) lo spettacolo Ago e filo che rappresentava un percorso di introspezione dentro il sé, alla ricerca di noi stessi. Le varie vicende erano tratte da: Alice nel paese delle Meraviglie, l’Orfeo, Ventimila leghe sotto i mari, Proserpina, La Divina Commedia. Il tutto si sviluppava in 4 tappe/viaggi della protagonista che diventavano l'occasione per fare un viaggio all'interno di se stessa, per ritrovarsi. 
Il concetto in se della storia, il suo significato, era indubbiamente molto forte e positivo, meno coinvincenti gli attori e la prima parte forse un pò troppo ripetititva.

Successivamente si è passati alle Piscine Eugenio Dugoni immerse nel verde a 2 passi dal centro di fianco a Palazzo Te per la performance del Teatro Magro Idro Gelos e Phobos. 
Gelos (riso) e Phobos (Terrore). Ridere e piangere. Ridere per non piangere. Piangere dalle risate. Ridere per liberarsi dallo spavento e dalla morte. Non fare tragedia. L'uomo è alla ricerca di segni.
"L'antica grecia" aspettava il pubblico all'interno delle piscine (vermamente belle!!) più di 50 performer erano posizionati in stazioni precise dove in modo ripetitivo riproponevano alcune azioni. Il pubblico poteva così visitare attraverso 23 quadri diverse situazioni come quella di: Amore e Psiche, Afrodite e Apollo, Menedi, Ulisse e le Arpie, Ade, Clio, Argo, Orfeo e Euridice, in sottofondo continuamente il Sofista che parlava del teatro greco.

La performance è durata 50', e si è conclusa quando tutti i performer si sono raccolti sulla scalinata centrale delle piscine e si sono congedati sulle note degli AC/DC.